L’Istituto C. Arici trova la sua mission a servizio della Chiesa e della città di Brescia in due riferimenti precisi: da una parte l’umanesimo cristiano e dall’altra la diocesanità.
Con “umanesimo cristiano” si vuole mostrare come l’esperienza cristiana sia generatrice di una cultura capace di salvaguardare e esaltare tutto dell’umano, perché Gesù, rivelando Dio Padre, rivela anche l’uomo all’uomo. Per questo, si vuole giungere alla ritrascrizione anche del curriculum scolastico, dalla primaria alla secondaria di primo grado e al liceo, attraverso un dialogo fecondo e continuo delle discipline (pensiamo come primo passaggio a italiano, storia, musica, religione, arte, filosofia).
E poi, con “diocesanità” si vuole esaltare il legame con la Chiesa e il territorio di Brescia, imparando scoprire e a valorizzare le bellezze della città per nutrirsi della cultura che ci è offerta. Per questo l’Arici ha già stabilito un legame forte con il Museo Diocesano e la Scuola di Musica santa Cecilia di Brescia.
Proprio in questi luoghi verranno messi a disposizione degli spazi che sono delle vere e proprie aule decentrate. L’ambiente diventa elemento portante della lezione, perché è esso stesso oggetto e strumento culturale. Allo stesso modo la scuola non è più solo un luogo fisico di istruzione, bensì un laboratorio di ricerca permanente nella creazione di idee: continuità, innovazione e contemporaneità.
Questa prospettiva amplia la tradizionale didattica della lezione frontale, aprendo inoltre al rapporto col territorio; fa riscoprire e rivalutare il concetto di comunità, che si configura come luogo privilegiato per la formazione dello studente nel suo diventare uomo e cittadino, stimolando la sua partecipazione diretta.
Il protagonismo dei ragazzi e il loro coinvolgimento è un esercizio di cittadinanza attiva molto valido, in vista dell’introduzione dell’educazione civica come materia curricolare, a partire dal prossimo anno scolastico.