Il “Cratilo” è uno dei dialoghi di Platone meno noti scolasticamente, perché meno legato alla biografia di Socrate e di Platone e meno ricco di spunti filosofici che lo avvicinino alle altre opere più famose. E’ invece ricco di riflessioni di tipo linguistico: è infatti dedicato al problema dell’origine del linguaggio, che trova ulteriore trattazione nel “Teeteto” e nel “Sofista”, con i quali “Platone raccoglie la sfida del relativismo protagoreo, del nichilismo gorgiano e della rottura di entrambi con la filosofia eleatica”. Sono precisamente le parole dell’autrice di un recentissimo volume della casa editrice Carocci uscito appunto sul Cratilo, con introduzione, traduzione e commento di Mariapaola Bergomi.
La pubblicazione è opera di questa giovane e valente studiosa, ora docente di Storia della filosofia antica nella Pontificia Università Gregoriana di Roma. Mariapaola Bergomi è bresciana: nativa di Castrezzato, è ex alunna del nostro Liceo classico Arici, dove si è brillantemente maturata col punteggio di 100 e lode nel 2004. Ha poi studiato nell’Università degli Studi di Milano, specializzandosi su Platone e il platonismo.