Archeologi in erba all’opera nella domus

Una scuola di archeologia che porta l’archeologia a scuola. Il liceo classico dell’istituto “Cesare Arici” e il dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica hanno dato vita ad un percorso che rientra nel “PCTO” (Percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento) e sta permettendo agli studenti di introdursi alle base dell’archeologia. Con un valore aggiunto speciale: possono utilizzare come oggetto di studio l’ampia area archeologica della Domus Ariciana, situata proprio nel piano seminterrato dell’istituto.

Tale sito, infatti, ben si presta ad essere oggetto di un approccio pratico alle metodiche di un cantiere di scavo e ai contenuti di carattere storico-artistico che ne derivano.
Il progetto, che vede anche la collaborazione della Soprintendenza archeologia, beni ambientali e paesaggistici delle province di Bergamo e Brescia, ha visto l’intervento diretto per lo svolgimento delle attività con gli studenti del prof. Marco Sannazaro e della dott.ssa Giovanna Bellandi, docenti di Archeologia dell’Università Cattolica, che hanno messo a disposizione degli studenti le loro competenze, il materiale e la strumentazione utile.

Nel corso del secolo scorso, diversi interventi edilizi nel sottosuolo di Palazzo Martinengo Cesaresco dell’Aquilone hanno portato al riconoscimento di resti antichi: si tratta di ambienti in parte pavimentati a mosaico, riconducibili a una domus di età tardo-repubblicana, risistemata nel I secolo d. C. e su cui, nel corso del II secolo d. C., si sovrappone un impianto termale. I materiali ceramici e di altro tipo restituiti dalle indagini, oltre a rimandare alle fasi di epoca romana, testimoniano un’importante frequentazione dell’area già in epoca celtica e le vicende del sito in epoca medievale.

Dal 16 al 20 ottobre gli studenti di IV liceo sono stati introdotti al metodo stratigrafico e hanno provato in prima persona metodi e strumenti dell’archeologo, come matrix, le schede Us e la fotografia archeologica, lavorando fianco a fianco con gli esperti del settore.
Accompagnati dalla funzionaria della Soprintendenza Serena Solano, hanno effettuato anche una visita alla basilica forense e al Capitolium della Brixia romana. Hanno concluso l’esperienza simulando le attività di documentazione dell’area archeologica.
Nel giugno 2024 verranno coinvolti anche gli studenti della classe III e in seguito quelli dell’attuale classe II.

 

Archeologi in erba all'opera nella domus

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Una scuola di archeologia che porta l’archeologia a scuola. Il liceo classico dell’istituto “Cesare Arici” e il dipartimento di Storia, Archeologia e Storia dell’Arte dell’Università Cattolica hanno dato vita ad un percorso che rientra nel “PCTO” (Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento) e sta permettendo agli studenti di introdursi alle base dell’archeologia. Con un valore aggiunto speciale: possono utilizzare come oggetto di studio l’ampia area archeologica della Domus Ariciana, situata proprio nel piano seminterrato dell’istituto.

Tale sito, infatti, ben si presta ad essere oggetto di un approccio pratico alle metodiche di un cantiere di scavo e ai contenuti di carattere storico-artistico che ne derivano.
Il progetto, che vede anche la collaborazione della Soprintendenza archeologia, beni ambientali e paesaggistici delle province di Bergamo e Brescia, ha visto l’intervento diretto per lo svolgimento delle attività con gli studenti del prof. Marco Sannazaro e della dott.ssa Giovanna Bellandi, docenti di Archeologia dell’Università Cattolica, che hanno messo a disposizione degli studenti le loro competenze, il materiale e la strumentazione utile.

Nel corso del secolo scorso, diversi interventi edilizi nel sottosuolo di Palazzo Martinengo Cesaresco dell’Aquilone hanno portato al riconoscimento di resti antichi: si tratta di ambienti in parte pavimentati a mosaico, riconducibili a una domus di età tardo-repubblicana, risistemata nel I secolo d. C. e su cui, nel corso del II secolo d. C., si sovrappone un impianto termale. I materiali ceramici e di altro tipo restituiti dalle indagini, oltre a rimandare alle fasi di epoca romana, testimoniano un’importante frequentazione dell’area già in epoca celtica e le vicende del sito in epoca medievale.

Dal 16 al 20 ottobre gli studenti di IV liceo sono stati introdotti al metodo stratigrafico e hanno provato in prima persona metodi e strumenti dell’archeologo, come matrix, le schede Us e la fotografia archeologica, lavorando fianco a fianco con gli esperti del settore.
Accompagnati dalla funzionaria della Soprintendenza Serena Solano, hanno effettuato anche una visita alla basilica forense e al Capitolium della Brixia romana. Hanno concluso l’esperienza simulando le attività di documentazione dell’area archeologica.
Nel giugno 2024 verranno coinvolti anche gli studenti della classe III e in seguito quelli dell’attuale classe II.